DICONO DI NOI
L'inizio
Nonno Giovanni entrò in possesso del vingneto nel 1946 dopo il congedo militare all’età di 35 anni, dopo essere stato uno dei fautori della nascita del “Lugana”, nel 1956 iniziò l’attività di vivaista specializzandosi inoltre nella selezione di uva Trebbiana che oggi conosciamo come uva Turbiana da cui si ottiene il Lugana DOC.
Lui e Luigi Zenato sono stati i vivaisti pionieri nello sviluppo della piantumazione di uva turbiana.
Ancora oggi in alcuni vigneti il loro lavoro continua a dare grandi soddisfazioni.
La lungimiranza di Giovanni per il progresso tecnologico e tecnico, dall’acquisto di uno dei primi trattori nella zona alla forma di allevamento a da pergolato a guyot.
Con il tempo e l’affermarsi della vocazione del territorio per la produzione di vini anche lui si dedicò alla produzione di uva e di vino.
Da qui la lunga tradizione di viticoltura ebbe inizio.
La storia continua
Giovanni e Almerina ebbero due figlie, Rosella e Fernanda.
Un giorno Fernanda incotrò un l’uomo della sua vita, Alessandro Modena, il quale continuò la tradizione di vitivinicoltore in Lizzara.
Insieme, lui e Fernanda, portarono il vigneto dal 12% di Lugana DOC all’attuale 96%.
Alessandro, come Giovanni era un grande tecnico agrario e soprattutto un visionario, negli anni novanta fu uno dei primi ad abbandonare l’uso del diserbo per una gestione più ecologica e sostenibile del fondo tramite l’inerbimento totale.
Grazie alla collaborazione con l’università di Milano e la sperimentazione proprio in Lizzara, mise a punto un sistema di gestione delle malattie della pianta che gli permise di abbattere notevolmente l’uso di fitofarmaci e a quasi la totale eliminazione dei pesticidi.